Quello che vedete è il mio nuovo Nokia Flip Phone 2660. Si tratta di un feature phone, cioè di un normale telefono cellulare con connettività limitata. Da quasi un mese questo è diventato ufficialmente il mio telefono.
Perché sono tornata indietro ad un cellulare più semplice?
Principalmente per un maggiore senso di libertà.
Da quando uso questo feature phone, faccio molto a meno dello smartphone, anche se ancora non posso eliminarlo del tutto.
La prima cosa che ho fatto è stata spostare la mia SIM sul nuovo telefono. Da quel momento in poi non dovevo più attendere le telefonate sullo smartphone, potendolo perciò spegnere e riporre in un luogo lontano dalla vista. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
La sera, è facile che io prenda lo smartphone e lo utilizzi come strumento per procrastinare l’orario del sonno. Si sa che essere assonnati è quasi come essere ubriachi: l’ho osservato su me stessa, notando come l’uso del cellulare ad orari notturni era un indicatore valido dell’assenza di autocontrollo dovuta alla stanchezza. Ora che posso spegnere lo smartphone, lo porto in un’altra stanza, così da non doverlo usare nei momenti in cui sono meno in grado di controllarmi. Faccio questo nella speranza che la qualità del mio sonno migliori nel lungo periodo, migliorando anche la mia freschezza durante il giorno.
Non ho smesso di usare YouTube, Instagram o Whatsapp. Tuttavia visitare questi siti da PC garantisce un migliore autocontrollo: c’è qualcosa infatti nella portabilità e intimità dello smartphone che rende difficile controllarne l’utilizzo, dal momento che può seguirti ovunque. Ovviamente spero di potermi staccare da questi servizi prima o poi, o di usarli in maniera sempre più consapevole, e solo se necessario.
Ora che l’intrattenimento facile è svanito, è più facile per me leggere libri, informarmi e dedicarmi ai miei hobby. Ho notato anche un aumento della quantità e qualità delle telefonate che faccio. Ora sono più in contatto con le persone a cui tengo, e, assurdo, ho ripreso a giocare online! Spero di fare sempre più telefonate e riprendere l’arte di sentire le persone a me vicine.
Purtroppo però, non ci sono solo buone notizie. Ho infatti subito un’amputazione: il mio rapporto con la musica. Il mio smartphone infatti era anche un mp3, e grazie a Spotify e YouTube Music potevo ascoltare molta musica. Dalla musica dipende il mio rapporto con la fantasia dal momento che la musica mi aiuta tantissimo a fantasticare. Nel momento in cui si vuole tornare ai “bei vecchi tempi”, c’è tutto il problema di comprare musica o scaricarla, trasferire le proprie canzoni, tenere aggiornate tutte le proprie librerie ecc…
Il mio rapporto con la musica va rivisto, ma è quanto mai importante che io ne riprenda il controllo in qualche modo. Forse comprerò un mp3.
In ogni caso, a meno di un mese di distanza, mi sento già di poter consigliare il mio feature phone anche ad altri. Un’unica pecca: non ha un hotspot che potrebbe farlo lavorare in sinergia con il PC. Ma è una pecca aggirabile, e che proverò presto ad aggirare.
Per ora, il percorso verso la libertà continua.